Non si interrompono le richieste di accoglienza da parte del comune. Con rarissime eccezioni, a malincuore dobbiamo dire di no per mancanza di posto. E’ ora di pensare a una nuova casa?
Un nuovo arrivo al Villaggio, una bambina, Sasha, ma anche l’ultimo ingresso che la capienza attuale ci consente. Ma proprio questa circostanza fa sì che si ricominci a pensare al progetto di ricostruzione dell’ultima casa rimasta in piedi dalla vecchia struttura del Villaggio. Come si suol dire in russo “sognare non fa male”!