Olga, grazie alla pausa delle feste e del fine semestre è riuscita a trattenersi per un periodo discretamente lungo al villaggio. Occasione propizia per essere aggiornati sui suoi successi scolastici. La direzione dell’Istituto oltre ad averla informata che, grazie ai voti ottenuti, sarà candidata per una borsa di studio per il prossimo anno scolastico, le ha anche affidato le lezioni di educazione fisica per le prime classi. Davvero un bel segno di stima e di fiducia, per una studentessa del primo anno. Nonostante il periodo di riposo, Olga non ha smesso di allenarsi e, come è solita fare, di riunire una parte dei piccoli per piccole sessioni di ginnastica, o per formare una squadra di spalatori di neve in erba. E’ ripartita piena di entusiasmo per il proseguo degli studi, ma anche progettando il prossimo ritorno per le vacanze primaverili.
La sartoria ha attraversato i confini dell’Arca. Anvar e Tatyana sono stati invitati a tenere un workshop a Taldykorgan, cittadina a oltre 250 km a nord di Almaty (durante l’inverno 5 ore e più di macchina). La finalità del viaggio era istruire un gruppo di donne che, nell’ambito di un progetto sociale, desiderano iniziare un’attività produttiva in grado di risolvere il loro problema di disoccupazione. I nostri due “esperti” hanno dato il meglio per trasmettere alle partecipanti le proprie conoscenze e la propria esperienza.
Anvar alle prese con la macchina da cucire
Vova e Natasha, dopo una permanenza di diversi mesi al villaggio, sono dovuti rientrare in istituto. Da un lato sono stati felici di questa licenza prolungata e inattesa, dall’altro il rientro diventa sempre più faticoso. Speriamo di non dover attendere fino all’estate per poterli rivedere qui, pur conoscendo ormai la loro pazienza e capacità di sopportazione.
Vova e Natasha
E’ iniziata una preziosa collaborazione con la Fondazione “Ak Bota” nell’ambito di un progetto generale che ha come tema generale l’utilizzo ottimale delle risorse naturali. Dopo alcuni incontri necessari a capire le nostre necessità e le risorse che la Fondazione poteva mettere a nostra disposizione, è iniziata la parte operativa. Il primo passo è consistito nel dimensionamento, nella scelta dei materiali e nell’istallazione del nuovo pannello solare per la produzione di acqua calda e per il sostegno all’impianto di riscaldamento. Il primo impianto è stato donato alla casa nuova, mentre per i successivi sarà necessario cercare insieme degli sponsor. Il passo successivo è stato l’istallazione di rubinetti con sensori. Dopo la fase iniziale, durante la quale i bambini divertiti dalla novità giocano con il sensore, l’utilizzo futuro prevede un risparmio nel consumo di acqua. La Fondazione usa progetti come il nostro per realizzare tra l’altro degli studi statistici, così da sostenere con dati precisi l’impegno a diffondere il progetto. A breve potrebbero esserci ulteriori sviluppi, che dovrebbero riguardare l’orto e il giardino.
Arriva la tecnologia! Rubinetti con sensori per il risparmio dell’acqua.
Un’altra ondata di richieste per accogliere nuovi bambini e ragazzi. A quanto pare l’inverno sta mettendo alla prova diverse famiglie che si trovano in difficoltà nel gestire la vita dei figli con tutte le loro necessità. Purtroppo non siamo in grado di rispondere a tutti, per lo meno riguardo all’accoglienza. Oltre ad aver acconsentito a ricevere Sara, Cristina, Nikita e Sasha, stiamo sostenendo altre situazioni familiari, facendo il possibile perché i bambini possano rimanere in famiglia.
I nuovi arrivati: Cristina, Nikita…
… Sasha e Sara.
Sempre attivi e pieni di entusiasmo i nostri amici che ci sostengono nei modi più diversi. Tra i tanti che in questo mese hanno dato vita a iniziative, feste e regali per il Villaggio, vogliamo ricordare KSS, Bayer, Coca Cola e la banca Shinhan. Un grazie a loro e anche a quanti ci aiutano e ci seguono sempre a cui siamo ugualmente riconoscenti.
Il Villaggio dell’Arca – Anno XVI – n° 167 – Gennaio 2015
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