Nuovi progetti ambiziosi stanno nascendo al Villaggio. Sotto la ‘direzione artistica’ di Mila (una nuova amica italiana che collabora da poco con noi come volontaria), i bambini stanno lavorando alla preparazione di una mostra dei loro piccoli capolavori e gli adulti sono all’opera per la creazione di un marchio di abbigliamento, targato “Arca”.
C’è fermento in sartoria.
Intanto alcuni dei nostri ragazzi del Villaggio, all’interno del progetto Centro di Sostegno alla Famiglia stanno vivendo una nuova esperienza, quella di sostenere le famiglie bisognose portando aiuti e cibo alle persone in difficoltà. Questa nuova avventura sta facendo vivere ai ragazzi la bella esperienza di poter essere di aiuto a chi ne ha bisogno, ma allo stesso tempo li rende consapevoli di quanto siano fortunati rispetto a bambini e ragazzi che ancora vivono in condizioni che loro stessi hanno toccato con mano in un passato assai recente.
I ragazzi portano aiuti alle famiglie in difficoltà.
Un altro progetto che è stato confermato anche per il 2015, è quello iniziato lo scorso anno grazie al Comitato Burns Supper di Almaty per il l’ottimizzazione dell’attrezzatura per la coltivazione del nostro orto. Un piccolo gruppo guidato da Moira, ha visitato il Villaggio, ha verificato il resoconto di quanto è stato realizzato lo scorso anno e, grazie ai fondi raccolti dalla recente manifestazione, ha dato l’approvazione per il proseguimento del progetto anche durante il 2015.
L’estate scorsa l’orto ha dato i suoi frutti.
Settimane di apprensione per tutta la famiglia e di sofferenza per la piccola Cristina. Arrivata recentemente insieme ai due fratellini a causa della situazione a rischio dei genitori, durante un fine settimana in cui i genitori hanno ottenuto il permesso di avere i bambini a casa, è stata vittima innocente e inconsapevole di una lite familiare che si è conclusa con un grave trauma cranico per la piccola, e il suo ricovero immediato nel reparto di rianimazione. Abbiamo subito mobilitato tutti i medici sia in loco che in Italia per avere indicazioni sugli eventuali controlli da fare e le terapie necessarie per il post-ricovero. Ora la bambina sta meglio, anche se non siamo ancora in grado di valutare le eventuali conseguenze del trauma. Un grande grazie a tutti coloro che, in modi differenti, ci sono stati vicini in queste settimane.
La piccola Cristina al suo arrivo al Villaggio in gennaio.
Sia dal punto di vista del calendario, sia da quello climatico, abbiamo dato l’addio all’inverno, con la tradizionale festa della “Masleniza”, cui hanno partecipato in momenti differenti, alcuni gruppi di nostri amici: i collaboratori di Propter & Gamble, quelli dei negozi Life Deco, e un nutrito gruppo di studenti dell’Università di Medicina “Asfindiarov” di Almaty.
C’è chi spinge e c’è chi tira!
Tutti sulla neve per dare addio all’inverno. Orsi compresi.
Col naso all’insù…
Anche il mese di febbraio ci ha visto vagabondare tra un invito e un altro, tra una manifestazione e un’altra a cui abbiamo partecipato grazie all’interessamento di alcuni tra i tanti amici di Almaty. Tra i diversi, sono rimasti più impressi nella memoria la visita al Museo “Kasteev”, con esposizione di quadri, stanze interattive e disegni in 3D, e stanze utilizzate per la riproduzione di farfalle rare. Quest’ultima, senza ombra di dubbio, è l’esposizione che ha attratto di più tutti quanti. Il secondo evento è stata la gara internazionale di moto su ghiaccio, che si è svolta nello stadio del ghiaccio olimpionico di Medeu, sulle montagne di Almaty.
Tifosi speciali allo stadio del ghiaccio.
Volere è potere, o è solo un effetto 3D?
Questa volta la lontananza di Vova e Natasha da casa è durata poco più di un mese, molto meno di quanto facevano prevedere anche le più rosee prospettive. E a rendere ancora più gioioso il loro ritorno, c’è la prospettiva che i termini dell’accordo tra la casa di riposo dove risiedono e l’Arca possano diventare più vantaggiosi per i ragazzi. Ma è ancora prematuro parlarne. Speriamo di poter tornare presto sull’argomento con buone notizie.
Il Villaggio dell’Arca – Anno XVI – n° 168 – Febbraio 2015