La “scuderia” del Villaggio dell’Arca si è arricchita di un nuovo mezzo. Un’organizzazione amica di Astana ci ha regalato un vecchio bus che, proprio in concomitanza con la stagione estiva, ha subito iniziato il suo servizio, accompagnando bambini e ragazzi nei loro viaggi settimanali all’Aquapark di Kapchagay (che anche quest’anno ci ha regalato l’accesso gratuito) e in tutte le escursioni che la stagione estiva e la creatività degli amici hanno reso possibili.
Tutti in carrozza!
Quest’estate rimarrà senza dubbio nella memoria di Vova e Natasha per molto tempo. Dopo tanti anni di tentativi falliti, di attese, di sofferenza, finalmente si è riusciti a giungere alla formalizzazione del loro affido, che li ha definitivamente “liberati” dalla casa di riposo nella quale ormai risiedevano da anni. Superfluo dire che ora le loro giornate scorrono serenamente pur nel serio impegno quotidiano della sartoria (per Natasha) e della pittura (per Vova). Per completare il “quadro” – è proprio il caso di dirlo – gioioso di questa estate, subito dopo il suo ritorno a casa, grazie all’appassionato coinvolgimento di Sakysh, è stato possibile realizzare il secondo sogno che Vova da anni custodiva: una mostra personale. I quadri sono tutt’ora ospitati nel Museo kazakho degli strumenti tradizionali, e diversi di essi, in questo periodo, sono già stati venduti.
Vova e i suoi colori
Se servissero delle occasioni per ricordarci che il tempo passa, eccone una nuova. Oleg e Nastya hanno terminato il corso dei loro studi, e entrano “solennemente” nel mondo degli adulti. Oleg ha subito iniziato a lavorare presso un’officina di Talgar come saldatore, in attesa di verificare nuove proposte di lavoro più interessanti, mentre Nastya è per il momento ancora alla ricerca di un impiego.
In bocca la lupo Oleg e Nastya
L’altra buona notizia è che continua il programma social del Governo che mette a disposizione di ragazzi provenienti da orfanotrofi o da situazioni disagiate, appartamenti con possibilità di usufrutto per un certo numero di anni. Tre dei nostri, tra cui Oleg, hanno ricevuto questa offerta, e ora stanno occupandosi della formalizzazione dei documenti.
Tra gioia e malinconia, abbiamo salutato Irina e Ruslan, che hanno finalmente coronato il loro percorso di accoglienza in famiglia. Per Irina si è trattato della famiglia degli zii, mentre per Ruslan di una famiglia che ha seguito un lungo periodo di frequenza del Villaggio dell’Arca e di preparazione all’affido. Li accompagniamo con il medesimo affetto con cui li abbiamo seguiti negli anni di vita al Villaggio dell’Arca, augurando loro di trovare serenità e stabilità in questa nuova realtà.
Bye bye Irina e Ruslan
Com’è ormai prassi di ogni estate al Villaggio dell’Arca, quello che in teoria dovrebbe essere un periodo di vacanza, si trasforma in una serie ininterrotta di attività, di impegni che poco hanno a che fare con l’immagine rilassata e spensierata che si potrebbe avere delle vacanze.
I ragazzi più grandi sono stati impegnati nelle varie attività ordinarie e straordinarie. Chi è stato occupato con il progetto dell’orto e della cura del territorio. Chi ha approfittato dell’estate per esercitare le conoscenze e la pratica acquisite nei corsi di studio. Le due Bayane hanno preso su di sé per periodi lunghi, la piena responsabilità della gestione della cucina. Olga ha portato avanti per tutta l’estate lezioni di ginnastica quotidiane per i bambini di tutte le età, continuando allo stesso tempo i propri allenamenti personali e la preparazione all’esame per diventare istruttrice diplomata.
Il lavoro nei campi non si ferma mai
Tutti atleti con Olga
Andrey è ormai entrato ufficialmente nel ruolo di insegnante di informatica per le prime classi dei bambini, oltre ad aver accettato, in qualità di volontario, l’incarico di responsabile per la Caritas di Almaty, dei social network e dei rapporti con le organizzazioni locali.
Il nostro super informatico Andrey
Sempre a proposito di Caritas, un gruppo di ragazzi e di ragazze hanno preso attivamente parte a una situazione di emergenza creatasi in un rione di Almaty, colpito da frane e inondazioni. Le ragazze hanno collaborato con la Croce Rossa locale per la gestione della cucina da campo, mentre i ragazzi hanno aiutato nello sgombero di alcune case dal fango e dai detriti, lasciati dallo straripamento del fiume.
Ragazze e ragazzi si mobilitano per aiutare la popolazione colpita dalla frana
Infine la sartoria, sia pure in fervente attesa del ritorno dalle vacanze delle nostre stiliste Stephanie e Mila, si è data da fare per continuare il lavoro, e portare a termine gli ordini che erano stati lasciati all’inizio dell’estate.
Tutto questo, e altro, senza dimenticare che la stagione estiva viene sempre sfruttata, secondo le disponibilità economiche, per realizzare lavori di riparazione e di miglioramento esterno o interno degli edifici che soffrono, come e più delle persone, il passare degli anni.
Il Villaggio dell’Arca – Anno XVI – n° 173 – Luglio Agosto 2015